Duo Pianistico di Firenze - Programmi
Firenze Piano Duo

 

LET’S PLAY FOUR HANDS, MR. LISZT?

LET’S PLAY FOUR HANDS, MR. LISZT?
E’ una proposta del Duo Pianistico di Firenze, al secolo Sara Bartolucci e Rodolfo Alessandrini, che stanno avvicinandosi al diciottesimo anno di attività insieme e alla cinquantesima composizione presentata in prima esecuzione assoluta.
Il repertorio di questo Duo è uno dei più vasti e particolari nel suo genere (quasi 170 numeri d’opera presentati in pubblico), e fra le rarità dei due pianisti fiorentini figurano anche diverse composizioni che Franz Liszt eseguì a quattro mani nel corso della sua vita.
Attraverso un percorso storico di circa mezzo secolo, si passa dallo stile brillante e funambolico del biedermeier di Czerny (maestro di Liszt), fino al pianismo sinfonico di Anton Rubinstein, amico del grande compositore ungherese.
Virtuosismo a volontà, ma anche pagine di rara bellezza e di ricerca musicale.


ALCUNE OPERE DEL PROGETTO
le composizioni sono tutte per un solo pianoforte a 4 mani

CARL CZERNY (1791 - 1857)
Grande Sonata Brillante op. 10
(eseguita dal giovane Liszt)
Allegro agitato
Andante con sentimento

Scherzo (Presto)
Rondo (Allegro vivace e grazioso)

FRANZ LISZT (1811 - 1886)
Grande Valse di bravura op. 6
Les Préludes, poema sinfonico
(versioni per pianoforte a 4 mani dell’autore)

ANTON URSPRUCH (1850 - 1907)
Sonata (Quasi una Fantasia) op. 1
(dedicata a Franz Liszt)
- Sehr rasch, fest und bestimmt / Nicht langsamer / Langsam, leise und träumerisch / Wie zu Anfang

CAMILLE SAINT-SAËNS (1835 - 1921)
Dance Macabre op. 40
(Libera trascrizione del Duo Pianistico di Firenze
da Liszt e Horowitz)

ANTON RUBINSTEIN (1829 - 1894)
Sonata op. 89
- Moderato con moto / Allegro non troppo / Allegro assai
- Scherzo: Allegro molto vivace / Trio (moderato con moto)
- Andante
- Coda: Allegro non troppo / Allegro assai

I COMPOSITORI

CARL CZERNY (1791 - 1857)
Allievo di Beethoven e maestro di Liszt, è conosciuto quasi soltanto per la sua sterminata opera didattica. Ma Czerny fu anche raffinato compositore, e specialmente nel primo periodo della sua vita produsse musica di tutti i generi ricca di inventiva, entusiasmo e di una scrittura gradevole e travolgente. Liszt propose spesso composizioni di Czerny in concerto, fra cui la Grande Sonata Brillante op. 10, che sembra scritta appositamente per un virtuoso come il giovane Franz.

FRANZ LISZT
(1811 - 1886)
Sono pochissime le composizioni originali che Liszt ci ha lasciato per pianoforte a quattro mani, ma in compenso ci sono numerosissime trascrizioni realizzate con impareggiabile maestrìa.
Dal giovanile, mefistofelico Valzer op. 6 alla splendida versione pianistica del poema sinfonico Les Préludes, possiamo avere un quadro concreto della visione lisztiana dell’esecuzione a quattro mani.

ANTON URSPRUCH (1850 - 1907)
Compositore oggi quasi dimenticato, fu un virtuoso d’eccezione e uno degli allievi prediletti di Liszt.
Proprio a Liszt è dedicata la prima opera pubblicata da Urspruch, la Sonata a quattro mani op. 1, che il giovane compositore sottopose al giudizio del suo illustre maestro, e di cui accettò i preziosi consigli.
Questo è sicuramente un brano che Liszt suonò lungamente assieme al suo giovane autore.

CAMILLE SAINT-SAËNS (1835 - 1921)
Quando Liszt realizzò la sua straordinaria versione pianistica della celebre Dance Macabre di Saint-Saëns, questo brano ormai celeberrimo aveva già conosciuto le più svariate trascrizioni ed era già disponibile per ogni sorta di organico.
Liszt inviò la sua trascrizione a Saint-Saëns, confessandogli di aver avuto difficoltà a rendere sul pianoforte tutti quei colori orchestrali.
Il trentenne Vladimir Horowitz, circa sessant’anni dopo, presentò una sua personale versione della trascrizione lisztiana della Danse Macabre, versione che resta una delle più affascinanti e visionarie di quest’opera.
Horowitz e Liszt trasfigurano la partitura di Saint-Saëns, cambiando note, tonalità, aggiungendo diabolici passaggi di bravura e cadenze di loro invenzione, ma il risultato è straordinario!
Si ascolti come i morti escono dalle tombe dopo i dodici rintocchi di mezzanotte nella versione di Liszt e Horowitz, o come è suggestivo il gallo che canta con l’eco che gli risponde da lontano, e come è più drammatico e spaventoso il successivo fuggire degli scheletri verso le tombe. Questi cambiamenti, arbitrari quanto si vuole, non fanno altro che rendere più vera e più immediata la musica di Saint-Saëns, ed è un peccato che il grande pianista russo non abbia lasciato la musica scritta della sua versione.
Il Duo Pianistico di Firenze ha così pensato di realizzarne un ulteriore arrangiamento per quattro mani, rispettando le versioni di Liszt e Horowitz, ma introducendovi alcuni particolari dell’originale per orchestra che sarebbero stati impossibili a suonarsi con due sole mani.

ANTON RUBINSTEIN (1829 - 1894)
Virtuoso d’eccezione, fondatore della scuola musicale russa nonché del primo Conservatorio, godette della incondizionata stima di Liszt, che lo aiutò più volte in momenti difficili.
La monumentale Sonata op. 89, che con tutta probabilità Liszt suonò con l’autore stesso, è uno splendido esempio del pianismo lisztiano del periodo maturo trasferito sulle quattro mani.